Specie selvatica
Compilatore: L0rdn40 2022
Capsicum galapagoense Hunz.
Capsicum galapagoense
Specie a 24 cromosomi (2n = 2x = 24) endemica dell'arcipelago delle Galapagos in Ecuador (Isole di Bartolomé, Fernandina, Isabela, Santa Cruz, Santiago, Rabida e Pinta).
E' una specie appartenente alla Annuum clade, è stata incrociata sperimentalmente con C.annuum, C.chinense, C.frutescens e con la baccatum clade senza riscontrare incompatibilità (Monograph of wild and cultivated chili peppers - Capsicum L., Solanaceae). E' tuttavia improbabile che queste ibridazioni avvengano in maniera spotanea (McMullen, 1999).
I semi sono giallo pallido, appiattiti a forma di "C", lunghi 3,5–4 mm e larghi 2,5–3 mm. La germinazione è buona.
La pianta ha portamento ad arbusto e presenta una folta pubescenza in ogni sua parte; questa caratteristica conferisce dei riflessi bianco argentei ai giovani fusti verdi. Anche i rami presentano questa particolarità mentre i fusti più vecchi tendono a scurire ed acquisiscono un colore brunastro.
La pianta presenta coppie di foglie ovate di grandezza dissimile (min. 1,1x0,3 cm, max 8x3,5 cm). Le foglie sono verdi su entrambi i lati e densamente pubescenti. La folta pubescenza dona dei riflessi bianco argentei anche alle foglie.
I fiori sono i più piccoli del genere Capsicum (circa 6 mm di diametro) e ne nascono 1 o più raramente 2 per nodo; sono intermedi e non genicolati all'antesi (ndr sebbene nella Monografia sopra citata venga affermato che siano genicolati all'antesi le foto mostrano chiaramente il contrario). La corolla è stellata, interamente bianca o bianco opaco. Le antere sono gialle con filamenti bianchi. Lo stillo è bianco pallido e cilindrico; lo stigma è verdastro e l'ovario verde. Il calice è a forma di coppa, di controrno circolare e senza denti. E' verde ed anch'esso densamente pubescente.
I frutti sono eretti o intermedi, di forma globosa-ellissoidale, 5-7 mm di diametro, verde scuro da immaturi e rosso tendente all'arancio da maturi. Ogni frutto contiene pochi semi, 2-3 in media. La piccantezza è media ed il gusto è molto buono, con la sua consistenza soft ricorda una crema di C.annuum. Sebbene questa caratteristica lo renda idoneo al consumo come condimento non risulta utilizzato nei lughi dove cresce in natura; ciò è probabilmente dovuto alla scarsa produttività della specie.
Il C.galapagoense in situ cresce all'ombra di arbusti o piccoli alberi fino a 900m di altitudine, in luoghi estremamente umidi e salmastri. Ciò la rende una pianta difficile da coltivare alle nostre latitudini a causa della difficoltà nel mantenere umidità adeguata. Tuttavia si tratta di una specie molto resistente per cui, anche se non sarà nel massimo del suo splendore, basterà posizionarla in un luogo ombreggiato nei mesi più caldi per farla sopravvivere. In queste condizioni ambientali c'è da aspettarsi frutti solo in primavera ed autunno, quando la pianta riesce a raggiungere il massimo del suo vigore.
La coltivazione domestica di C. galapagoense rappresenta una bella sfida che suggerirei di raccogliere a chi è già avvezzo alla coltivazione di peperoncini.