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Varietà:
Carolina Reaper

 
Specie:
Capsicum chinense Jacq.

 
Sinonimi:
Smokin' Ed's Carolina Reaper,

 
Origine:
Carolina del sud, USA

Tipologia:
Super hot, nuovi incroci

Piccantezza:
Nucleare (2.200.000 SHU)

Frutto:
Rosso

Cromosomi:
24

 

Detiene dal 7 Agosto 2013 il Guinness World Record di piccantezza avendo raggiunto una piccantezza media di 1.569.300 unità Scoville (SHU) ed avendo registrato picchi di 2.200.000 SHU su test condotti dalla Winthrop University, in South Carolina (USA) nel 2012

2.200.000 SHU

0 SHU 2.200.000 SHU

Semi disponibili presso l'Associazione Pepperfriends



Compilatore: Oban 2015

Capsicum chinense Jacq.

Carolina Reaper

Il Carolina Reaper è una cultivar di Capsicum chinense, la specie ha un patrimonio genetico a 24 cromosomi.
Originaria della Carolina del Sud, uno stato americano, questa cultivar è stata selezionata nell'arco di dieci anni dall'esperto ed ormai noto breeder Ed Currie che ha ottenuto questa nuova varietà incrociando per lungo tempo e secondo criterio altre cultivar, presumibilmente un Habanero Red con peperoncino SuperHot di origine indiana o un altro potente ibrido (forse un Naga Viper) fino a selezionare i semi provenienti dal frutto chiamato con l'acronimo "HP22BNH7" che sta a significare "Higher Power, Pot No. 22, Plant".
Successivamente i semi furono commercializzati in tutto il mondo da The PuckerButt Pepper Company (USA) con il nome "Smokin Ed's Carolina Reaper".
Detiene dal 7 Agosto 2013 il Guinness World Record di piccantezza avendo raggiunto una piccantezza media di 1.569.300 unità Scoville (SHU) ed avendo registrato picchi di 2.200.000 SHU su test condotti dalla Winthrop University, in South Carolina (USA) nel 2012.
Il record mondiale precedente, stabilito nel 2011, apparteneva al Trinidad Moruga Scorpion che aveva registrato picchi di 2.000.231 unità Scoville o SHU (Scoville Heat Units).

I semi sono di forma tondeggiante, hanno un colore giallo paglierino ed hanno dimensioni medie di 3-4 mm di diametro.
Germinabilità buona con tempi di germinazioni di 6-7 giorni in media.
La piantina piccola ha il fusto viola chiaro, la presenza di una peluria distanziata e poco fitta su fusto e foglie la rende scarsamente pubescente.
I cotiledoni sono di colore verde, di forma deltoide e di dimensioni contenute, vellutati al tatto per la suddetta pubescenza.
Il colore del fusto, rilevato al primo rinvaso, è verde ed ha stessa tonalità di colore delle foglie.
Venature scure a ridosso dei nodi in cui avvengono le biforcazioni dei rami sono tipiche di questa varietà, anche nella pianta adulta.
Pianta eretta e dalla crescita ordinata, ha un portamento ad alberello che si dirama in altezza per circa 80-100 cm in altezza e 60-80 cm in larghezza.
I rami sono eretti, sottili ed emettono molte ramificazioni secondarie fin dal basso conferendo alla pianta adulta un gradevole aspetto.
Alcune venature scure in corrispondenza dei rami più esili caratterizzano la varietà fin dalle prime fasi di vita della pianta.
Le foglie sono abbastanza spesse, di colore verde, di forma ovale con apice pronunciato, sono molto numerose e poco distanziate l'una dall'altra.
La dimensione massima è di circa 10 cm di lunghezza e 4 cm di larghezza.

I fiori sono multipli per nodo, crescono eretti, il picciolo è spesso dritto e forma una angolo acuto, quasi retto, con il calice del fiore.
Ogni fiore presenta di norma 6 petali, di colore bianco.
Gli stami sono di colore bianco, le antere sono di colore lilla, pistillo ed ovario rispettivamente di colore bianco e verde.

La forma dei frutti è molto particolare ed anche questo ha contribuito all'enorme successo che ha riscosso quest'incredibile varietà tra gli appassionati del mondo piccante e tra la gente comune, attratta talvolta dalle forme accattivanti dei frutti, talvolta dal fatto che detenga il record di piccantezza al livello mondiale.
Il frutto è pendulo, il picciolo è di colore verde, molto lungo e robusto, la costrizione anulare nel calice è evidente.
Il frutto appena allegato è di colore verde chiaro e matura virando lentamente ed in maniera graduale dall'arancio ad un colore acceso e brillante, il rosso scarlatto.
La forma del frutto è globosa, spesso di forma sferica più o meno regolare, raramente quadrangolare ma la caratteristica che più lo contraddistingue è una propagine sottile ed uncinata che costituisce l'apice del frutto e viene chiamata in gergo con il termine "codina" in quanto ricorda la coda di uno scorpione.
La dimensione dei frutti è di circa 5-6 cm di lunghezza e 3-4 cm di larghezza.
L'esocarpo estremamente rugoso, talvolta acuminato per la presenza di numerose estroflessioni della polpa del frutto, per tale motivo la sezione al taglio è francamente corrugata.
Nel frutto si possono riconoscere 2 o 3 loculi che contengono una ventina di semi, presenti solo nella parte centrale in prossimità della base del frutto.
La polpa è piuttosto sottile e per tale motivo il peso dei frutti difficilmente supera i 4-5 grammi.
In compenso la placenta è molto ben rappresentata all'interno del frutto, occupa gran parte dei loculi e riveste completamente le pareti interne del frutto.
Secondo alcuni esperti ed appassionati, proprio il peso contenuto ed il sottile mesocarpo (la polpa del frutto), sommato all'alta presenza di tessuto placentare, ha contribuito al raggiungimento di così elevati valori di unità di Scoville.
Il tessuto placentare, di colore rosa pallido, talvolta arancio, è cosparso di gocce gialle di una sostanza oleosa estremamente piccante, la piccantezza d'altronde è estrema e devastante.
La fase piccante si manifesta in maniera brusca, immediata ed aumenta progressivamente nel tempo fino a raggiungere livelli non molto sopportabili dalla maggiorparte delle persone non allenate con gli assaggi di peperoncini SuperHot.
Il sapore è molto aromatico, tipicamente erbaceo ma è accompagnato da un costante sottofondo amaro che non lo rende particolarmente apprezzato dal punto di vista puramente gustativo.
Il frutto matura in tempi brevi dall'allegagione, 40-45 giorni.

La varietà è mediamente produttiva, talvolta risente delle temperature elevate che probabilmente non facilitano l'allegagione dei frutti, personalmente le tre piante che ho coltivato nel 2015 in diversi substrati sono state molto prolifiche ma non paragonabili ad altre varietà di C.chinense di gran lunga più produttive.
La cascola dei fiori è un fenomeno che si può osservare ma è compensato dall'alto numero di fiori emessi per ogni nodo.
I tempi di maturazione dei frutti sono abbastanza lunghi ma nelle fasi terminali di maturazione dei frutti è possibile apprezzare le incredibili sfumature di colore che donano talvolta un aspetto quasi brunito.
La maturazione parte dalla base del frutto e coinvolge solo alla fine l'apice del frutto.
La varietà si presta molto alla coltivazione in vaso anche per la crescita ordinata di fusto, dei rami e per l'altissima valenza estetica dei frutti, a terra invece si ottengono risultati migliori riguardo la grandezza dei frutti.

Pianta abbastanza prolifica per la produzione di frutti da consumare freschi oppure secchi in polvere; per via della parete sottile dei frutti è facile da essiccare ma mai senza l'ausilio di un essiccatore elettrico.
Sono necessari non meno di 140 giorni dalla messa a germinazione per ottenere i primi frutti maturi e 180 giorni per un primo vero raccolto vero.
Difficile resistere alla curiosità di coltivare questa incredibile e relativamente nuova varietà almeno una volta nella vita.
Ci tengo a sottolineare che, al contrario di molti SuperHot dalla piccantezza estrema comparsi sulla scena negli ultimi anni, il Carolina Reaper è certamente da considerarsi un ibrido stabile, a patto di affidarsi a fornitori di semi seri ed affidabili.

Tecniche di coltivazione e note:
La germinazione è avvenuta a metà Aprile, il rinvaso definitivo è avvenuto a metà Giugno.
Coltivata in vaso e alla luce solare, fatta eccezione dei primi 10 giorni di crescita in cui si è ricorso all'utilizzo di un piccolo lightbox box per evitare la filatura delle piante neonate.
La coltivazione si è svolta indoor per i primi due mesi di crescita, alla luce solare in un davanzale chiuso, al fine di garantire una temperatura minima notturna di almeno 15º C.
La coltivazione 2015 è avvenuta seguendo questi passi:
Osmopriming in soluzione acquosa con 21g/L di sale (NaCl) per 20 ore
Germinazione in scottex
Interramento in contenitore alveolare in polistirolo.
Rinvaso in bicchiere di plastica appena completato lo sviluppo dei cotiledoni.
Passaggi nei vari rinvasi:
Alveolare-->Bicchiere 200 ml--> rinvaso intermedio 1,2 L--> rinvaso definitivo 25 L
Substrato di coltivazione per la semina:
Terriccio Geotec Terri Bio (EC=0,20 dS/m) setacciato manualmente.
Vermiculite in superficie.
Substrato di coltivazione per i primi rinvasi:
Vigorplant - Semine e Trapianti con aggiunta in percentuali basse di agriperlite.
Substrato di coltivazione per il rinvaso definitivo in vaso vivaio alto da 25 Litri di volume.
Terriccio Vigorplant Promo Garden=25 Litri
Agriperlite Agrilit 3=10%
Pomice 6-14=10%
Leonardite Humivita 45-25=5 gr/Litro
Osmocote Everris Pro 5-6M (17-11-10)=5 gr/Litro
Cornunghia Organazoto N14=5 gr/Litro
Origine dei semi: semillas anno 2014 e le aziende Ortomio e L'Orto Dei Sapori, per le piante adottate in un secondo momento.
Nel 2015 sono state coltivate 3 piante, due in vaso ed una messa a dimora a terra e non si sono riscontrate né malattie né problematiche particolari.

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