Incrocio interspecifico tra un Bhut Jolokia ed uno Jalapeño con interessanti caratteristiche intermedie fra le 2 varietà.
Semi disponibili presso l'Associazione Pepperfriends
Compilatore Joefish 2019
C.chinense Jacq. X C.annuum L.
Ghostly Jalapeño
Il Ghostly Jalapeño, come suggerisce il nome, è il risultato di un incrocio interspecifico tra un C.chinense, il Bhut Jolokia, conosciuto anche con il nome Ghost Pepper ed un C.annuum, lo Jalapeño.
È stato creato nel 2012 dal coltivatore Jack Skaggs, dallo stato americano dell’Ohio e la prima generazione è stata coltivata nel 2012, attualmente la varietà è stabile.
La specie è a 24 cromosomi.
I semi sono color giallo paglierino, di forma circolare con diametro di circa 3 mm e sono molto numerosi in confronto a quelli presenti nei classici superhot indiani.
Talvolta si può arrivare a contare fino a 40-70 semi per ogni frutto, caratteristica questa, sicuramente ereditata dallo Jalapeño che come è ben noto, è molto ricco in semi.
La germinabilità dei semi freschi è buona con una media di 5-7 giorni dalla posa in germbox.
La plantula appena nata presenta due cotiledoni di forma deltoide allungata, il fusto è di color marroncino.
La crescita è regolare e anche in questo si nota un mix delle due specie, la pianta cresce slanciata e poco folta, pur mostrando foglie con forma più simile a quella dei C.chinense che dei C.annuum.
Le foglie sono di forma ovata, non molto larghe e di colore verde scuro.
I fiori sono singoli per nodo con 5 o 6 petali di colore bianco verdognolo e di dimensioni maggiori rispetto ai fiori tipici dei C.chinense. Entrambe queste caratteristiche mostrano la mescolanza dei caratteri genetici tra C.annuum e C.chinense.
I filamenti sono viola e le antere blu-grigiastre, lo stilo è bianco violaceo, in alcuni casi bianco alla base con sfumature violacee fino al pistillo che è di colore giallo, l'ovario è verde.
La pianta cresce slanciata raggiungendo un’altezza di 120-140 cm e una larghezza di circa 60-80 cm.
I frutti nascono eretti per poi incurvarsi a causa del peso fino ad assumere una posizione intermedia.
Sono allungati e rugosi, di forma un po’ squadrata con scanalature longitudinali, appena formati sono di un verde scuro, tendono a scurirsi fino a diventare quasi neri per poi iniziare a virare verso il rosso.
La maturazione dei frutti è incredibilmente lenta, anche a causa del grande spessore della polpa del frutto, un'altra caratteristica ereditata dallo Jalapeno.
A maturazione completa sono di un bel rosso acceso.
Le dimensioni sono di circa 5-7 cm di lunghezza e 1-2 di larghezza.
La placenta è concentrata in corrispondenza del picciolo.
La piccantezza è bassa, nonostante la rugosità dei frutti lasci presagire valori molto alti, il sapore e gli aromi sono quelli dei superhot indiani, anche se non raggiungono tali livelli di intensità.
Ideali per il consumo fresco su piatti di carne o pasta.
La piccantezza relativamente bassa, consente di utilizzare quantità ben superiori e rispetto al Bhut Jolokia dal quale deriva e gustare a pieno un sapore riconducibile al celebre Superhot assamese, senza dover tollerare una piccantezza estrema.