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Varietà:
Raja Mirch

 
Specie:
Capsicum chinense Jacq.

 
Sinonimi:
Raja Mircha, Raja Chili, King Naga

 
Origine:
India

Tipologia:
Super hot

Piccantezza:
Estrema (900.000 SHU)

Frutto:
Rosso

Cromosomi:
24

 

Pianta molto vigorosa e prolifica con frutti immaturi (verde molto chiaro) molto simili al Bih Jolokia, ma leggermente più piccoli e contorti.

900.000 SHU

0 SHU 2.200.000 SHU

Semi disponibili presso l'Associazione Pepperfriends



Compilatore Oban 2016

Capsicum chinense Jacq.

Raja Mirch

Il Raja Mirch, talvolta chiamato Raja Mircha, Raja Chili o con il nome King Naga in quanto Raja vuol dire Re in indiano e Mirch/Mircha vuole dire peperoncino, è una cultivar di Capsicum chinense originaria dell'India.
La specie ha un patrimonio genetico a 24 cromosomi ed è originaria del Nagaland, uno stato dell'India nord-orientale, si pensa possa essere il primo e vero SuperHot indiano, coltivato dalle tribù locali tra le colline del Nagaland ed il governo dello stato indiano ha ottenuto l'Indicazione Geografica di questo prodotto nel 2008.
Altre informazioni sulla storia di questo peperoncino possono essere reperite sul sito Naga Indigenous Foods.
Differisce dal celebre Bhut Jolokia CPI (Chile Pepper Institute) testato nel 2007 dall' Università di Stato del New Messico per il colore delle bacche acerbe che hanno un colore verde pallido (Light Green in inglese), tendente al bianco, molto simili al Bih Jolokia commercializzato dall'azienda Frontal Agritech Private Limited ma leggermente più piccoli e contorti.
In fondo spesso si tratta della stessa varietà tradizionale indiana coltivata nelle varie aree del paese ad aver subito una caratterizzazione più o meno marcata nella grandezza dei frutti, nella variazione di colore durante la maturazione dei frutti, nel numero di fiori/frutti per internodo, nel sapore e nel profumo, ma appartengono sempre alla grande famiglia del Naga e dei Jolokia.

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I semi sono di forma tondeggiante, di medie dimensioni (3-4 mm di Ø) e il colore è giallo paglierino.
Germinabilità buona con tempi di germinazioni di 6-7 giorni in media, 12-14 giorni per la comparsa dei cotiledoni, una ventina di giorni per la prima coppia di foglie vere.
La plantula è molto piccola e compatta, ha il fusto viola chiaro e le foglie molto piccole e vagamente pubescenti per la presenza di una peluria poco fitta sulle foglie.
I cotiledoni sono di colore verde, di forma deltoide e di dimensioni contenute, vellutati al tatto per la suddetta pubescenza.
Il colore del fusto, rilevato al primo rinvaso, è verde con sfumature violacee a ridosso degli internodi.
La pianta adulta è imponente e supportata da un fogliame molto fitto e dalla crescita ordinata, ha un portamento ad alberello con biforcazione alta che si dirama in altezza, alta circa 100-120 cm e larga 50-70 cm.
I rami sono eretti, spessi ed emettono secondarie fin dal basso.
Il fusto è molto spesso e robusto.
Le foglie sono spesse, di colore verde, di forma ovale con apice pronunciato e nella pianta adulta sono poco distanziate l'una dall'altra.
La dimensione massima è di circa 10 cm di lunghezza e 6 cm di larghezza.

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I fiori sono multipli per nodo, non più di tre o quattro in realtà e crescono intermedi o eretti, il peduncolo è eretto e forma una angolo acuto, quasi retto, con il calice del fiore.
Questa peculiarità del calice è supportata dal fatto che nelle varietà di SuperHot indiani sono presenti caratteristiche comuni fra la specie C.chinense e C.frutescens, riportate in letteratura scientifica fin dalla scoperta del Bhut Jolokia.
Ogni fiore presenta di norma 5 petali, di colore bianco.
Gli stami sono di colore bianco, le antere sono di colore viola, pistillo ed ovario rispettivamente di colore bianco e verde, lo stigma è giallo.

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La dimensione dei frutti è di circa 4-5 cm di lunghezza e 2-3 cm di larghezza.
Il frutto è pendulo, contorto e molto affusolato seppur a volte è bombato al centro o in prossimità dell'apice del frutto.
L'esocarpo estremamente rugoso, con escrescenze talvolta acuminate e sono presenti delle scanalature longitudinali che partono dalla base del frutto e si ricongiungono all'apice del frutto.
Nel frutto si possono riconoscere 3 loculi, che contengono una pochi semi, più rappresentati prossimità della base del frutto.
La polpa è sottile e la placenta è molto ben rappresentata all'interno del frutto, occupa gran parte dei loculi e riveste completamente le pareti interne del frutto.
Il tessuto placentare, di colore rosa pallido tendente all'arancio è cosparso di gocce gialle di una sostanza oleosa molto piccante.
Il picciolo è di colore verde, molto lungo e robusto, la costrizione anulare nel calice è evidente.
Il frutto appena allegato è di colore verde chiaro e matura virando lentamente ed in maniera graduale dall'arancio ad un colore acceso e brillante, il rosso scarlatto.
Matura lentamente dall'allegagione, in media tra i 40 ed i 50 giorni.

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La varietà è estremamente produttiva, l'allegagione è relativamente facile ed avviene senza problemi in pieno sole.
Considerando le dimensioni compatte della pianta adulta, questa varietà si presta molto alla coltivazione in vaso anche per la crescita ordinata di fusto, rami e per la bellezza dei frutti che allegano a grappolo.
La piccantezza è estrema, persistente e aumenta progressivamente a distanza di alcuni secondi dal primo assaggio fino a stabilizzarsi nell'arco di un paio di minuti.
L'effetto dolorifico è pulsante sulla lingua e sulla mucosa orale, ma localizzato in maniera puntiforme.
Il profumo, dolce e fruttato, è intenso e tipicamente espressivo dei SuperHot indiani, con note inequivocabili di pesca e di arancia.
Pianta molto vigorosa e prolifica, il consumo dei frutti freschi è difficoltoso per via della piccantezza estrema ma assicura un bouquet di sapori e profumi ampio.
I frutti essiccati invece possono essere polverizzati per dosare meglio la piccantezza delle pietanze senza rinunciare all'ottimo aroma di questi frutti.

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