Lo Yorkshire Naga Drop è una cultivar di C.chinense originaria dell'Inghilterra, la pianta è stata scoperta per caso qualche anno fa trai tunnel di coltivazione da Mark Dean, uno dei gestori del sito ukchilliseeds.co.uk, dal quale provengono i semi.

La specie ha un patrimonio genetico a 24 cromosomi e non si hanno altre informazioni in merito alla varietà, si pensa possa essere un ibrido spontaneo tra una varietà di SuperHot indiana come il Naga Morich ed un'altra varietà sconosciuta, per alcuni aspetti che richiamano alla specie C.annuum potrebbe essere anche un ibrido interspecifico, ma potrebbero anche essere semplici speculazioni o semplici suggestioni.

Infatti anche se la forma dei frutti non incuta molto timore e faccia pensare più ad un C.annuum, si tratta di un peperoncino dalla piccantezza estrema, seppur la piccantezza varchi appena la soglia dei SuperHot.

Anche i fiori sono spettacolari e molto particolari, multipli per nodo ma raramente più di uno o due.
Fatto sta che la varietà è molto interessante e anche se è stata rilasciata a distanza di sole tre generazioni da quando è stato scoperto, la selezione è apparsa subito stabile.
I semi sono di forma irregolare, di piccole dimensioni (2-3 mm di Ø) e il colore è giallo paglierino.
Germinabilità discreta con tempi di germinazioni di 6-8 giorni in media, 10-12 giorni per la comparsa dei cotiledoni, una ventina di giorni per la prima coppia di foglie vere.
La plantula è molto piccola, esile e compatta, ha il fusto viola chiaro e le foglie deltoidi sono abbastanza grandi e vagamente pubescenti per la presenza di una peluria poco fitta sulle foglie.
I cotiledoni sono di colore verde, di forma deltoide allungata e di dimensioni contenute.
Il colore del fusto, rilevato al primo rinvaso, è verde e presenta poche foglie, grandi e molto distanziate fra loro.
La pianta adulta è imponente, alta circa 100-120 cm e larga 50-70 cm e supportata da un fogliame molto fitto e dalla crescita disordinata.
Il portamento è intermedio con tanti getti laterali che si diramano orizzontalmente ed internodi molto ravvicinati.
I rami sono eretti, esili e molto flessibili ed i getti laterali vengono emessi fin dalla base del fusto.
Il fusto è sottile in proporzione alla dimensione della parte aerea della pianta.
Le foglie sono spesse, di colore verde, di forma ovale con apice pronunciato e nella pianta adulta sono piccole e poco distanziate l'una dall'altra.
C'è un costante e regolare ricambio di foglie vecchie che tendono ad ingiallire prima di cadere spontaneamente alle prime folate di vento intense, donando alla pianta una aspetto sempre rigoglioso ed elegante.
La dimensione massima è di circa 6 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza.
I fiori sono multipli per nodo, non più di due o tre per nodo e crescono intermedi o eretti, il peduncolo è pubescente.
I fiori sono molto belli e particolari, hanno un aspetto stellato e sono insoliti per la forma dei petali, di norma 5 per ogni fiore, di colore bianco crema e molto esili in corrispondenza dell'attaccatura con il calice intermedio.
Gli stami sono di colore lilla, in questa specie solitamenteo sono bianchi e le antere sono di colore celeste, pistillo ed ovario rispettivamente di colore bianco e verde, lo stigma è giallo.
La dimensione dei frutti è di circa 5-7 cm di lunghezza e 1-2 cm di larghezza.
Il frutto è pendulo, sottile e molto affusolato, l'apice del frutto è acuto mentre la base è rotondeggiante.
L'aspetto del frutto è lucido e l'esocarpo è parzialmente liscio, sebbene siano presenti alcune rugosità ed alcune escrescenze acuminate, sono delle spine presenti sulla buccia dei frutti tipiche del Naga Morich, un elemento questo, che avvalora la discendenza dal SuperHot indiano.
Nel frutto si possono riconoscere 2 loculi, che contengono pochissimi semi, ancorati alla placenta che corre dalla base all'apice del frutto.
La polpa è sottile, succosa e croccante e la placenta è molto ben rappresentata all'interno del frutto, occupa gran parte della base dei loculi, tuttavia non riveste completamente le pareti interne del frutto come avviene nella maggiorparte dei SuperHot.
Il tessuto placentare, di colore arancio, conferisce al frutto una piccantezza estrema, ma mai brutale nel meccanismo di azione.
Il picciolo è di colore verde, esile e molto lungo, la costrizione anulare nel calice è evidente.
Il frutto appena allegato è di colore verde scuro e matura virando di colore molto lentamente, partendo dal giallo, passando per l'arancio fino ad assumere un colore acceso e brillante, il rosso scarlatto.
L'invaiatura del frutto avviene sempre partendo dalla base del frutto e coinvolgendo via via la parte centrale del frutto, fino ad arrivare alle parti più distali della bacca.
è facile dedurre che questo è un elemento utile per valutare facilmente la corretta e completa maturazione dei frutti da raccogliere: se l'apice del frutto assume la stessa tonalità di colore della base, è possibile cogliere il frutto con la certezza che sia maturo.
Matura molto velocemente dall'allegagione, in media tra i 35 ed i 45 giorni.
La varietà è estremamente produttiva, l'allegagione è relativamente facile ed avviene senza problemi in pieno sole e i primi frutti, perlopiù partenocarpici, allegano già dopo 90-100 giorni dalla semina.
La piccantezza è estrema, ma poco immediata e persistente, ma poco brutale e meno impegnativa rispetto alla maggiorparte dei SuperHot con piccantezze intorno al milione di SHU.
La fase piccante si esplica nel giro di pochi secondi, ben celata però dalla dolcezza dei frutti e si stabilizza nell'arco di un paio di minuti.
Il profumo è fresco e fruttato, tipico dei C.chinense, la dolcezza iniziale dei ricorda molto il Chupetinho ma sono prsenti note floreali ed erbacee più amare e note aromatiche che richiamano la pesca, la mela, meno percepibili quelle agrumate.
Pianta molto vigorosa e prolifica, il consumo dei frutti freschi non è mai difficoltoso per chi ha dimestichezza con le piccantezze dei classici Habanero, e , seppur la piccantezza sia estrema, varca appena la soglia dei SuperHot e questo lo rende ancor più gradevole al palato, per questo motivo e per l'ottimo sapore, lo ritengo uno dei peperoncini più versatili da aggiungere in pianta stabile nelle coltivazioni di tutti gli appassionati.
I frutti essiccati possono essere conservati a fiocchi per essere messi in sicurezza in infusione nell'olio di oliva, oppure polverizzati per dosare meglio la piccantezza e aggiungere un'ampio bouquet di sapori e profumi alle pietanze.